venerdì 1 gennaio 2010

TAPPA 6 - LIGURIA SUI PEDALI ... RIENTRO SUL LITORALE

Tappa 6 – venerdì 1 gennaio 2010
SOSPEL- DIANO MARINA (IM) KM 82

Buon anno! Dove eravamo rimasti? Ah sì ... alla ricerca di un ristorantino per il cenone ... dopo aver girovagato quasi mezzora per le vie del centro senza esito (tutto chiuso a parte un bar con musica tekno a tutto volume), attraversato un caratteristico ponte in pietra, notiamo in lontananza delle lucette che hanno tutta l'aria di essere l'insegna di un locale. Ancora una volta la non programmazione si rivela la scelta giusta e in un attimo ci troviamo seduti al caldo in un accogliente ristorantino tipico, con specialità bretoni nel menu. Felicissimi affrontiamo un ricco (fin troppo) menu. Eccezionale la galette di grano saraceno con capesante (coquilles Saint Jacques) su letto di verdure cotte. Il tutto sorseggiando (o meglio tracannando) un ottimo sidro secco bretone. A seguire una montagna di carne da cuocere sulla piastra ... salsine e verdure come accompagnamento, pane a volontà. Per finire, poco prima di mezzanotte, dessert a base di gelato ... cioccomenta per il presidentissimo e variazioni di banana per Paolino. Un litro a testa di sidro (5 gradi) l'alcool assunto. Piacevole la conversazione durante la maratona sidrogastronomica.


Soddisfatti, ebbri e stragonfi dalla mangiatona, ci godiamo i sobri festeggiamenti di Sospel. Il campanile suona la mezzanotte ... scoppia qualche petardo, poca gente in giro. Un paio di "bon annèe" con i passanti e calmo rientro in albergo poco prima dell'una ... dopo 3 ore di ristorante siamo devastati e cadiamo addormentati, contenti di questo San Silvestro originale, forse un po' troppo intimo, ma piacevole e sereno.

Veniamo alla tappa di oggi. Sveglia difficile stomaco in subbuglio per entrambi ... gli eccessi e la mia intolleranza alla cipolla si fanno sentire ... ma tengo botta ... glicemia alle stelle al risveglio per me ... opportunamente corretta.

Paolino è ok dal punto di vista metabolico, ma devastato da un forte mal di pancia ... sguardo assente, volto sofferente. Impieghiamo quasi 3 ore nel prepararci alla ripartenza... i movimenti di Paolo sono lenti ... cerco di rincuorarlo e lo lascio tranquillo ... non c'è fretta ... oggi comunque la tappa non presenta difficoltà. Poco dopo le 11 riusciamo a salire in sella, mettendomi a disposizione di Paolo come gregario di lusso. Il Col de Castillon è la prima e unica salita prevista per oggi (le condizioni di Paolo ci faranno desistere dall'idea di affrontare Poggio e Cipressa una volta giunti sulla costa): 7 km facili facili, con il sole a farci compagnia. Sarebbero le condizioni ideali per salire a tutta divertendosi ... ma è già tanto che scolliniamo. Paolo tiene duro ... poi tanto è discesa. Qualche sosta tecnica, ma il colle è conquistato. Giù in picchiata. Freni ok oggi. 12 km di tornanti fino a Mentone, dove si sta decisamente meglio ... parecchia gente in giro ... siamo ritornati nella civiltà. Bellissimo il lungomare.
Nuvole si addensano all'orizzonte, ma niente pioggia per ora ... mareggiata incredibile con onde che invadono la carreggiata.

Assisto ad una scena esilarante: un gruppo di signore in posa per la fotografia beccato in pieno da un'onda anomala: una doccia in pieno inverno. Se la ridono loro, e me la rido pure io.

Paolo ride un po' meno, anche se lo vedo già meglio. Al passo ero veramente preoccupato. Il cagnaccio e non molla ... speriamo sia solo una piccola indigestione senza altre complicazioni. Sconfiniamo e rientriamo in Italia. Come già detto oggi avremmo voluto fare le due salite classiche della Milano Sanremo, Poggio e Cipressa, ma non è il caso ... arrivare a destino oggi è un mezzo miracolo. Proseguiamo tranquilli fino a Sanremo dove ci concediamo un break. Inizia a piovigginare: assetto waterproof e riprendiamo la nostra marcia quasi esclusivamente su piste ciclabili ... meno traffico, asfalto drenante, più pianura. Tra episodici rientri sulla statale Aurelia, sempre con il mare in burrasca sulla nostra destra, pedaliamo in scioltezza con un Paolino che appena sta un po' meglio mi stacca con decisione.

Dopo poco più di 80 km giungiamo a Diano Marina, dove alloggiamo stavolta in albergo ... il camper di Paolo è occupato da mammà, zia e cagnone.

Paolino ha ora uno sguardo provato ma concede qualche sorriso.

Oggi non posso definire la tappa divertente. La tensione per le condizioni fisiche di Paolo mi hanno impedito di gustarmi il piacere del pedalare. La tappa era decisamente facile e siamo stati fortunati con il meteo. Se avesse piovuto al passo, credo che saremmo dovuti rientrare in treno fino a qui. La provvidenza ha voluto che ci fosse una schiarita mattutina e che Paolo nel pomeriggio si riprendesse.

Domani ultima tappa ... dobbiamo rientrare alle Manie, vicino Finale Ligure.

Da giorni il meteo.it annuncia sole per il 2 gennaio ... io non ci credo ... ma speriamo bene ... così fosse, e sempre se lo stomachino di Paolo si rimette in sesto (penso sarà difficile ... fossi in lui finirei qui il tour), proveremo a disegnare una bella tappa nell'entroterra con gpm interessanti. In caso contrario, procederemo in via conservativa sulla costa portando a casa la pellaccia.

Appuntamento per tutti domani sera alla trattoria Altopiano di Manie ... alcuni amici dovrebbero raggiungerli lì per una cena in convivialità ... Giuliano Melis in primis ... ma forse anche qualche altra/o special guest.




Gestione diabete: Oggi decisamente il diabete passa in secondo piano. Una indigestione o una gastrointerite sono molto più difficili da gestire che una ipo o una iper puntuali.

Paolo si è portato il suo disagio tutto il giorno, mantenendo comunque un compenso decente. E i suoi problemi intestinali per lo meno non hanno influito sulle sue glicemie notturne e mattutine. Durante la tappa in bici, erano altri i pensieri ...

Presidentissimo: male la mia gestione metabolica nelle fasi non sportive. Mentre durante l'attività fisica riesco ad essere quasi perfetto, non mi applico con altrettanta efficacia nelle fasi successive. Un po' la mia cronica debolezza per il gozzoviglio, un po' per distrazione, ciò non toglie che devo lavorarci sopra. In ogni caso non è questa la sede per vautazioni approfondite che mi riservo in momenti di maggior tranquillità e in spazi di confronto con il mio team diabetologico.

Per fortuna che appena inizio a muovermi, riesco a risistemare tutto ... cosa farò il giorno in cui non potrò più muovermi? Mi darò una regolata, ma sarebbe meglio farlo sin d'ora ... ahi ahi ahi presidentissimo!




1 commento:

Olm'Issimo ha detto...

Autocommento informativo del Presidentissimo ... alla spicciolata inserisco fotografie nelle pagine dedicate sul sito ...
tappa per tappa ... ogni tanto, se avete temnpo e voglia, date un'occhiata ai report già letti!
Ciao da Diano Marina