Metti un mattino d'inverno la neve....

Dopo aver trascorso tutta la serata precedente a tirarsi palle di neve con gli amici e dopo essere andato a letto con la neve che copiosa cadeva dal cielo, la ciliegina sulla torta era il risveglio con città imbiancata e una magica corsa sulla neve. Svegla alle 8.30,  controllo glicemia 102, colazione parca senza bolo con 20gr di CHO e un thè e poi vestizione, calzino da sci, Nike pegasus, ghetta da montagna, pantalone lungo, maglina tecnica in dryan e giubbottino in windtex e via a correre libero.

Lasciate rapidamente le strade principali con la neve ormai sfatta dal passaggio delle macchine mi fiondo su stradine sterrate secondarie dove la neve è intatta o quasi, dove posso godere di tutto lo spettacolo di una città imbiancata come poche volte succede, il ritmo è a sensazione mi sto solo divertendo, poi la fatica e anche più del solito, correre nel manto nevoso è un pò come correre sulla sabbia, ma la sensazione di leggerezza che ti da è meravigliosa. Chiudo facendo 10km@4'58''/km. 
Integrazioni?: 5gr CHO dopo 20' e altri 5gr CHO dopo 40', al 50' minuto però sosta colazione con la mia Cate e budino di riso da 20gr CHO ed un buon caffè. Rapido rientro a casa, controllo glicemia...89...che dire....perfetto!

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Trailrunning Aretino

 

Altro che ecopasseggiata ... 
un trail suburbano disegnato in maniera pregevole, suggestivo, panoramico, 
ma decisamente impegnativo!

Chi:
 Cristian Agnoli  1h04,33 ...
Alessandro Grippo 1h08,44 ...

Come:
La cronaca della gara:
Grippo's Version

Sveglia senza patemi per il duo DNL impegnato nell’Ecopasseggiata, non ci doveva essere nessuna ambizione cronometrica, almeno in teoria avrebbe dovuto essere un bell’allenamento, magari un po’ più tirato ma pur sempre un allenamento. Ma quando ho visto troppa rilassatezza nel viso del presidentissimo appena alzato ho deciso che potevo fare qualcosa per stimolare il germe da cagnaccio che aleggia nella sua testolina. Mentre consumavamo la parca colazione rompidigiuno (così da evitare il bolo a poche ore dalla partenza) ho iniziato a gasare oltremisura il buon Agnoli cercando di convincerlo che c’erano per lui ampie possibilità di podio poiché la gara non vedeva al via i fenomeni locali del podismo. Il Cagnaccio non vedeva l’ora di sentirsi dire che poteva quasi vincere ed anche se all’inizio era restio ad ascoltarmi più parlavo e più si convinceva che oggi sarebbe andato tra le prime posizioni della classifica. Tra battute ed incoraggiamenti arriva rapidamente l’ora di dirigersi verso la partenza. Appena messo il naso fuori casa ci rendiamo conto che c’è meno freddo del giorno prima.