martedì 23 febbraio 2010

DNL @ CORRIFERRARA 2010

POSTFERRARA
REDAZIONALE PRESIDENZIALE


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Concluso positivamente un week-end all’insegna dello sport a glicemia controllata targato Diabete No Limits.

Amicizia, condivisione, confronto, sacrificio, fatica, sudore, spirito di adattamento, disponibilità, sopportazione reciproca … elementi presenti in diversa misura nelle quasi 48 ore passate (… volate?) assieme, chiuse comunque con il sorriso indipendentemente dal corso degli eventi podistici. Sappiamo cogliere, forse peccando di presunzione, il lato buono sia dei successi che degli insuccessi!

Atleticamente, una prestazione di gruppo che ha visto 5 dei 7 atleti del Team Diabete No Limits chiudere sotto l’1h30, e ben 4 classificarsi nelle prime cento posizioni, con lo splendido 27° posto assoluto di Pietro Pesenti, che anche per il 2010 si appresta ad essere il più veloce “mellito:runner dichiarato” del panorama amatoriale nazionale (Marco Francesco Funari permettendo).
La prestazione più sorprendente è sicuramente quella dell’inossidabile quarantottenne trevigiano Stefano Canevese, che zitto zitto, mogio mogio, sembra confermare la teoria che per rimanere giovani bisogna correre veloci: PB sotto l’1h24 … a uno così la patente D gliela dovrebbero rinnovare a vita! Altro che visita annuale!

Bene tutti gli altri, diab, non diab e tipo 2. A parte qualche problema con il posizionamento del chip e di evacuazione, tutti al traguardo felici e contenti.

Il premio per il notevole conseguimento nel campo del record personale va a Alberto Brunelli, miglioratosi più di due minuti. Con questo 1h28.03 speriamo il buon Bru sia ora più consapevole dei propri mezzi, sempre con i piedi per terra. Sempre a Bru il premio Dorando Petri per il notevole peggioramento nel campo dello stile di corsa … J

Un sincero quanto desueto “GRAZIE”:

1- a Tobia, padrone di casa, che ci ha riservato un trattamento da veri “ambassador” nel suo appartamento uso foresteria. Ad alcuni di noi ha fatto rivivere le atmosfere degli anni dell’università, quando si dormiva in 4/5 per stanza con risate e sghignazzate fino a tardi, con i più giovani che fanno casino e i “nonni” che provano a dormire … sto proprio invecchiando (ndr) …

2- A Gip (+ famiglia) che pur costretto al riposo forzato ha voluto condividere con noi questa esperienza e da Bergamo si è portato la famiglia al seguito per sostenerci … all’arrivo era quasi più felice lui di noi … non mollare … prima o poi qualcuno risolverà il tuo “innesto del bicipite femorale” …

3- a Doc Mario che potrebbe godersi la sua pensione frequentando convegni di illustri dottori ed emeriti professori decantando le gesta di sportivi diabetici più o meno prestanti. E invece se ne sta in mezzo a questa “armata brancaleone”, a correre, faticare, dormendo in sacco a pelo, e macinando km su km rubando tempo alla propria famiglia. Lo trattiamo però come un principino … cibi sani … cucina rigorosamente espressa … e per lui c’è sempre qualche nuovo accessorio da testare in corsa … a novembre furono i booster, ieri i manicotti antifreddo! Prossimamente un paio di belle scarpe da trail per il debutto nell’Ecomaratona!

Metabolicamente parlando, nella tabella qui sotto i dati raccolti dei 5 tipo 1 in corsa. Le considerazioni a chi di competenza (Doc, a voi la parola se vi va!)

Noi semplicemente ci mettiamo in gioco in trasparenza: non giudichiamo, non catechizziamo … testimonianza pura … raccontarsi, raccontarsi, raccontarsi!
Pochi ma buoni, per essere un giorno tanti e ottimi!
Noi questo facciamo ... e ne andiamo fieri!
A scienza e ricerca renderlo un giorno inutile!




Dieci Righe da Ferrara by Presidentissimo
Non posso che essere soddisfatto per premesse, divenire e esito di questo ennesima esperienza con gli amici del gruppo DNL. Lo spirito mellito si rafforza e i numeri migliorano. Un bravo ai presenti (in corsa e non), un pensiero a chi non c’era e avrebbe voluto esserci e anche a chi si è dato per disperso. Speriamo con la nostra testimonianza di dare la forza di ritrovarsi a chi un po’ si è perduto per strada. Siamo qui!

A proposito di strada … la mia corsa? Generosa e spesso controvento. Decisamente una condotta scriteriata dal punto di vista tattico. Oggi non mi interessava fare o meno la figura del pesce, bensì impostare un ritmo e trovare delle conferme al tanto lavoro invernale. E risposta, positiva, ho avuto. Obiettivo PB centrato ma ancor più ennesimo positivo riscontro per la missione “sorridere alla fatica”. In ottica maratona, che correrò tra 11 settimane, un’iniezione di fiducia prima di iniziare la preparazione specifica.
Correre concentrati sul proprio gesto e sul respiro, ascoltare il proprio corpo … trovare la lucidità per una battuta, una stretta di mano, allungare il braccio verso il proprio amico/rivale in corsa e tagliare il traguardo grintosi, sereni, felici, senza sciocche tensioni. Questo è quello che la corsa dovrebbe insegnare … al di là di voler abbattere uno dei tanti limiti che la natura o la nostra mente ci impongono … una gestione complessiva di testa, cuore e gambe … lo sport agonistico non dovrebbe insegnare a vincere, ma a capire il nostro potenziale, inclusi i nostri limiti, in una gestione integrata di più elementi. Solo così una sconfitta non ci abbatte, e una vittoria non ci illude.

Questo con o senza diabete … diabete? Quasi me ne scordavo. Se non fosse che mi sono impegnato a raccogliere i dati metabolici, a razionalizzarli e divulgarli,e che sono il presidente di DNL, in questa due giorni credo di aver fatto una cosa tanto semplice ma di cui troppo spesso ci dimentichiamo: dare il meglio di noi … per farlo non c’è bisogno della “scusa” del diabete o di condividere una particolare visione del mondo, una strategia, un “dono” … siamo diversi, diversissimi l’uno dall’altro … questo è il bello … ma riusciamo sempre a ritrovarci, con le nostre diversità, in una missione unica: dare il massimo e condividere nella testa, nel cuore e nello spirito questo tentativo!

Non suggerisco ricette della felicità, ma mi piace provocare emozioni, magari diversissime. Ho sempre pensato e scritto anche in tempi non sospetti, che siamo soli e diversi persino “seduti sul cesso” e “nella tomba”, diversamente da quanto i più sostengono … figuriamoci se non lo siamo nello scegliere come quando correre, come e quanto raccontarci, come gestire una patologia cronica “progressiva” … Libertario sono e libertario resto … con o senza diabete, con o senza le scarpette da running! Forse è ora di dare un nuovo significato alla parola “diversità” … che è un valore in quanto generata da una sana concezione del nostro “egoismo” messo a disposizione degli altri … potrei fare uno sforzo e trovare un termine più politicamente corretto … ma spesso e volentieri preferisco essere politicamente scorretto!
W DNL, W i pesciolini, W Tobia, W i mellito:runner W i presidenti politicamente scorretti! Dimenticavo … W l’amarone!



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